La truffa dei contachilometri taroccati è una delle pratiche più ricorrenti che accade in tutto il mondo. Su due milioni di macchine controllate, uno studio avrebbe dimostrato che almeno la metà ha i chilometri scalati.
Ma le concessionarie, come truccano le auto usate? E per quale motivo lo fanno? La seconda spiegazione è semplice, lo fanno perché vogliono illudere i potenziali acquirenti che la macchina sia stata utilizzata (e di conseguenza meno usurata), meno rispetto alla realtà.
Come riescono a truccare le macchine usate
Purtroppo molte concessionarie fanno affidamento a meccanici e elettrauto, affinché loro con le conoscenze adeguate possano manomettere (illegalmente chiaramente) il contachilometri e scalarli.
Basti pensare che al giorno d’oggi molte concessionarie attraggono la cliente inserendo frasi simili a “certificato di conformità chilometrico”. In realtà è un documento che non ha alcuna valenza legale, bensì si tratterebbe semplicemente di fidarsi dei venditori.
Piuttosto l’unico modo nel caso in cui si avesse il dubbio di trovare dei Km scalati, per scoprirlo basterà andare sulla verifica revisione del Portale dell’Automobilista ed inserire i dati che vengono richiesti nel form:
- Tipo di veicolo (autoveicolo, motoveicolo, rimorchio, ciclomotore).
- Targa;
- Codice captcha (per verificare l’autenticità dell’essere umano).
Il Portale dell’Automobilista è un sito e-government, nonché autorizzato dal Governo, dove i cittadini sono informati pubblicamente e gratuitamente su tutto ciò che riguarda il Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione.
Detto questo, come controllare i chilometri effettivi di un’auto usata? È sufficiente inserire quest’ultimi due dati in elenco (se non si avesse la targa basterebbe chiederla al legittimo proprietario) e controllare i dati dell’ultima revisione dove per Legge, saranno indicati i km veritieri.
Per fare un esempio pratico: se controllassimo sul Portale dell’Automobilista un’automobile usata con revisione a giugno 2020 e avente 50.000 chilometri, basterà leggere quelli dichiarati nel nuovo annuncio.
È inutile specificare che se sul nuovo annuncio pubblicato ad esempio un anno dopo rispetto all’ultima revisione, e venisse dichiarato anche un solo chilometro in meno, allora si tratterebbe di una truffa in piena regola.
La questione potrebbe diventare ambigua anche se fossero 5.000 in più. Ciò non significa che il proprietario o la concessionaria stai obbligatoriamente truffando, dunque il suggerimento è quello di fare più domande per poter verificare quanto la situazione possa essere reale.
Una domanda interessante potrebbe essere “quanti chilometri percorre in un anno il proprietario di questo veicolo?” Oppure, “qual è stato l’utilizzo prevalente di questa vettura?”.
Il trucco dei km scalati passo dopo passo
Il trucco dei km scalati viene utilizzato più frequentemente dalle concessionarie, che avendo il loro tornaconto con elettrauto e meccanici, sanno come ingannare meglio i clienti. Generalmente l’iter è questo:
- Comprano una macchina (ipotizziamo una Audi Q3), che ha 200.000 chilometri.
- Scelgono l’acquisto da privati sfruttando i tagliandi Audi fino a massimo 100.000 chilometri e la comprano a meno di 15.000€.
- Successivamente fanno taroccare il contachilometri e scalano di almeno la metà rispetto ai km effettivi.
- Il prezzo di vendita? Almeno dai 21.000€ a salire.
Il prezzo naturalmente è variabile in base all’anno dell’auto usata, al suo utilizzo, al modello e al mercato in quella determinata regione. Tuttavia, l’iter è soltanto per far comprendere come riescono a manipolare i clienti e il contachilometri di un veicolo.
Suggeriamo di controllare la lista di mercato delle macchine usate e far affidamento ad essa.
Nel caso in cui il prezzo fosse troppo basso rispetto al valore assegnato a quella vettura, allora potrebbe essere necessario approfondire il controllo accertarsi non si tratti di una truffa.
Esistono delle concessionarie automobilistiche che includono nelle condizioni contrattuali la clausola “soddisfatto o rimborsato”. Potrebbe tornare utile per provare la vettura con i propri tempi e le proprie condizioni (ad esempio facendola vedere ad un meccanico di fiducia), e qualora ci fosse qualcosa di storto, riportarla indietro.
Società di noleggio a lungo termine, come Finrent.it, hanno sicuramente a cuore i loro clienti e per questo sono molto attenti a garantire con i loro servizi che tutto venga fatto in estrema tranquillità e trasparenza.
Le aziende aperte da più anni sono quelle che potrebbero garantire maggior affidabilità grazie alla loro autorevolezza acquisita nel tempo. Oggigiorno il passaparola online è un’arma potentissima, basterebbe poco per fare qualche ricerca e accorgersi di una società truffaldina o meno.
Infine suggeriamo di non fidarsi completamente da coloro che inseriscono degli annunci oscurando la targa. Questo perché inserirla pubblicamente non arrecherebbe alcun danno al veicolo e né tanto meno inficerebbe sulla privacy (a meno che lo stesso proprietario non voglia che qualcuno faccia delle indagini sul suo mezzo).
Anche il metodo di pagamento è una questione da valutare minuziosamente. Colui che chiede soldi tramite ricarica PostePay o bonifico bancario su conto estero, potrebbe lasciare dei seri dubbi sulla sua affidabilità. Per mettersi al sicuro, consigliamo di ricorrere all’assegno circolare.