Sarà il Natale più ‘strano’, diverso, unico, irrituale che si sia mai festeggiato. Almeno dal DopoGuerra in poi. Il motivo puoi ben immaginarlo: si tratta della terribile pandemia da Coronavirus che ha colpito l’intero pianeta.
E che, possiamo dirlo senza timore di essere smentiti, ha cambiato notevolmente le nostre vite. Purtroppo, non è una frase fatta. Anzi.
Già, ma come trascorreranno il Natale gli italiani? Abbiamo fatto qualche previsione.
Pochi assembramenti
Questo sarà inevitabile. Pochi assembramenti. E non intendiamo soltanto in famiglia. Ci saranno pochi assembramenti – al netto di quelli inevitabili come il brindisi della vigilia – rispetto agli anni passati.
Il Capodanno in discoteca, a casa di qualcuno sarà un ricordo lontano per migliaia di persone. I tempi non lo permettono. Stiamo per uscire dalla seconda ondata e, quindi, bisogna evitare assolutamente la terza che sarebbe davvero deleteria.
Ovviamente, comunque, ci sarà chi non potrà fare a meno di ritrovare amici e parenti lontani. Ci può stare, soprattutto se si vive all’estero e non si ha la possibilità di vederli spesso.
Ma, comunque, saranno un numero nettamente minore rispetto a quello a cui siamo abituati. Che ci piaccia o no.
Un divertimento ‘diverso’
Assisteremo a un divertimento diverso. Frutto dei pochi assembramenti che ci saranno (pochi sempre, comunque, in relazione al passato). Ciò significa che anche lo stare insieme avrà dei connotati differenti.
Qui, infatti, potremmo trovarci di fronte a una riunione ‘mista’. Nel senso che alcuni potrebbero incontrarsi dal vivo e altri via Skype. Riunendo l’offline e l’online, in quello che è stato il vero e proprio leitmotiv di tutto il 2020.
Da quest’anno, infatti, lo smart working è stato fortemente incentivato e, inoltre, anche le riunioni sono state online. Con le famosissime ‘call’, un nome che pian piano si è fatto spazio tra i vari gerghi lavorativi.
E, del resto, come dice un vecchio proverbio ‘meglio piuttosto che niente’. In questo caso, meglio vedere i propri cari attraverso un video che non vederli proprio.
Siamo a Natale, non dobbiamo dimenticarcelo.
Più spiritualità?
In un mondo sempre più secolarizzato, potrebbe accadere un qualcosa di straordinario. Almeno per i tempi che corrono. Infatti, la solitudine che potrebbe saltare alla luce per queste feste ‘in tempi di Covid-19’, porta con sé anche un pizzico di spiritualismo.
Sono tanti, non a caso, gli appelli a riscoprire la vera essenza del Natale. Quella per cui noi festeggiamo ogni anno. Chissà che questo appello non venga raccolto e si possa ritornare a sentire la vera atmosfera del periodo più magico dell’anno.
Almeno quando si era bambini. Infatti, un Natale più povero per tante famiglie significa anche momenti di riflessione. Poter comprendere, una volta per tutte, cosa è davvero importante.
La spiritualità, ovviamente, dipende dalla sensibilità di ognuno di noi. Ma, in ogni caso, sarà un fattore che inciderà su cosa faranno gli italiani a Natale.
Queste sono solo alcune delle previsioni. Ma, comunque, ci piacerebbe che almeno un secondo di questa giornata possa essere dedicato alle vittime di questa terribile pandemia.