Diciamocelo, i matrimoni all’aperto hanno un fascino unico, quindi, se la stagione e il tempo lo consentono, decidere di fare il ricevimento in esterni è senza dubbio una scelta indovinata. Naturalmente l’organizzazione cambia molto se si decide di fare un rinfresco all’aperto invece che all’interno di una sala, per cui ci si dovrà organizzare di conseguenza. Ogni professionista che collaborerà alla riuscita di questa giornata, dovrà quindi fare la scelta giusta per poter lavorare al meglio nella condizione prestabilita dagli sposi. Dal banchetto agli allestimenti, dalla musica alla fotografia, si deve adattare tutto alla location scelta. Per quanto riguarda il fotografo, la scelta di una location per un matrimonio all’aperto implica l’utilizzo di una strumentazione diversa da quella di una location all’interno.
Matrimonio all’aperto, cosa deve fare il fotografo
Prima di dire cosa dovrebbe fare un bravo fotografo per realizzare degli scatti perfetti anche all’esterno, consigliamo agli sposi di scegliere bene il professionista che dovrà immortalare la loro giornata. Purtroppo sul mercato ci sono tanti fotografi che si autocelebrano come professionisti dopo aver seguito, magari, un breve corso di fotografia, Naturalmente un attestato di partecipazione a un corso non fa un fotografo professionista, quindi è bene accertarsi che la persona che dovrà accompagnare gli sposi per tutta la giornata sia davvero quello che dichiara di essere.
Non fatevi nemmeno trarre in inganno dalla strumentazione perché il fatto che un fotografo abbia un’attrezzatura costosa non significa che la sappia usare. Insomma, informarsi bene prima di affidare il lavoro è d’obbligo. Ci sono poi agenzie matrimoniali che includono il servizio fotografico nel budget, ma anche in questo caso sinceratevi che sia un bravo professionista, diversamente declinate l’offerta e sceglietene uno di vostra fiducia.
Detto questo, cosa deve fare un bravo fotografo per un servizio in esterni? Sicuramente deve scegliere un tipo di strumentazione idoneo, deve calcolare eventuali imprevisti, quindi organizzarsi sia per una luce ideale, in caso di bella giornata, ma anche per una luce sfavorevole, nel caso si annuvoli il cielo o sia necessario effettuare gli scatti all’interno.
La strumentazione indispensabile
Un buon fotografo non ha un grande bagaglio, ma ha il bagaglio giusto. Cosa serve quindi? Certamente il corpo macchina, uno o più macchine fotografiche. Servono poi degli teleobiettivi, uno per ritratti e un grandangolo, almeno di base. Servono poi almeno due o tre tipi di treppiedi, di cui almeno uno con testa, come il genesis a3 per esempio.
Gli accessori non sono meno importanti della strumentazione, quindi il fotografo dovrà essere dotato di batterie varie ed eventuali, faretti a led, ricariche per il flash, pannelli per riflettere la luce e misuratori di luminosità. Tutte queste cose fanno parte di un kit base per affrontare in servizio fotografico in esterni.