La medicina del lavoro è una branca della medicina, volta a studiare, analizzare, e diagnosticare eventuali malattie insorte in seguito a lavori compiuti in a dispetto delle normative di sicurezza vigenti.
Secondo le leggi predisposte dal sistema sanitario italiano ciascuna azienda deve vantare di una figura in grado di assolvere a questo compito oneroso, facendo uso delle competenze specialistiche apprese durante gli anni di studio e formazione.
Ai sensi della normativa italiana è stimato che la figura di medico del lavoro può essere ricoperta anche da esperti in igiene e medicina preventiva.
Il decreto legislativo 81/08 afferma che ogni impresa o azienda che abbia a carico dipendenti, deve disporre di una figura esperta in tale settore, in modo da assicurare la tutela dei diritti di salute degli operai.
Per mettere in atto l’obbligo disposto dalla Normativa in questione, l’azienda può avvalersi di tre possibili soluzioni:
- affidarsi ad una struttura pubblica che assegni a ciascun azienda una figura competente del settore;
- affidarsi all’esperienza di un libero professionista che si occupi di curare e prevenire malattie del lavoro;
- oppure l’azienda può scegliere di assumere autonomamente un medico del lavoro che svolgerà esclusivamente quella mansione.
Nel caso in cui si decida di convenzionarsi ad una struttura pubblica, si fa generalmente riferimento all’ASL o al Servizio Nazionale Sanitario, all’interno delle cui strutture si prevede necessariamente la presenza di un medico del lavoro.
Ai sensi di quanto esplicitato in precedenza, la disciplina in questione può essere definita come uno studio mirato ad analizzare e prevenire le eventuali malattie professionali.
Queste ultime possono essere legate allo stress psico-fisico oppure alla mancata sicurezza sul lavoro, prerequisito fondamentale per il buon funzionamento di un’impresa o di un’azienda.
A tal proposito la specializzazione in questa disciplina è strettamente correlata alla necessità di un’impresa di usufruire dei servizi e delle cure di un medico competente, che possa misurare rischi e pericoli delle differenti attività lavorative, basandosi su un’attenta analisi dei sintomi espressi dai pazienti.
Il compito del medico del lavoro
Si è detto che medicina del lavoro è una speciale branca medica che si occupa di diagnosticare e curare le malattie insorte sul lavoro. Essa si occupa della prevenzione di eventuali disturbi o patologie causate da una scorretta proposta di sicurezza in ambiente lavorativo.
Il medico in questione deve possedere una specializzazione nel settore di riferimento e deve essere in grado di rilevare correttamente i sintomi derivanti da un’esposizione ad eventuali agenti chimici, che sottopongo il lavoratore ad un pericolo di salute importante.
Inoltre il medico del lavoro deve riuscire a formulare un’attenta diagnosi in merito alle possibili malattie causate dall’esposizione malsana ad acidi o basi forti che possono produrre notevoli problemi all’apparato respiratorio o digerente.
In più questa branca di medicina si occupa di prevedere possibili rischi di salute a cui sono sottoposti i lavoratori, provvedendo all’implementazione di un’accurata analisi psico-fisica del lavoratore.
Tali medici hanno un compito speciale in quanto sono attentamente specializzati a rintracciare eventuali sintomi prodotti da situazioni lavorative in cui l’operaio non è tutelato dalle norme vigenti in merito alla sicurezza.
Ciascuna azienda deve disporre di un medico del lavoro, che sia in grado di valutare con attenzione eventuali rischi e pericoli a cui il lavoratore potrebbe essere sottoposto ogni giorno, provvedendo a formulare una corretta diagnosi di eventuali malattie causate da fattori legati al lavoro.
Affinché questo compito sia svolto in modo egregio è necessario affidarsi ad una figura competente e specializzata che abbia a cuore l’interesse dei pazienti.
Fonte delle informazioni: https://www.gdmsanita.it/medicina-del-lavoro-torino.php