Quando si tratta di approcciare una donna, nascono subito numerosi dilemmi e troppe complessità. Non si sa da dove iniziare, come condurre il dialogo e in genere ci si dimentica di tutto l’aspetto teorico della seduzione. Per giunta, il cuore dell’uomo inizia a battere in modo più forte, egli non sa proprio cosa fare e in che modo approcciare una rappresentante del gentil sesso. Come approcciare professionalmente e senza commettere i soliti errori tipici di molti uomini?
Approcciare una donna con il contatto visivo
Se c’è una parte del corpo maschile a cui le donne prestano la massima attenzione, sono gli occhi. Lo sguardo abbassato comunica incertezza, un uomo che distoglie lo sguardo è magari timido. A questi si aggiungono anche numerosi altri segnali che gli occhi potrebbero comunicare. D’altro canto, “stabilire il contatto visivo” non significa mica che dobbiamo fissare la donna con uno sguardo da killer, senza vedere nient’altro intorno, anzi. Significa che un breve contatto visivo ci dev’essere, ma non la deve far sentire impaurita, né portarla ad avere timore di noi.
Attenzione a ciò che si dice
Parlando dei migliori metodi per approcciare una ragazza, non ci si può dimenticare nemmeno di quel che riguarda le parole che diciamo. A volte, quando i ragazzi si agitano, iniziano a sparare una marea di parole, spesse pronunciate a caso e nemmeno legate con un nesso logico. Tale particolarità porta alla creazione di altri problemi, finendo per destabilizzare la situazione, creare altra incertezza e portare la ragazza a sentirsi insicura. Tra i fattori più importanti un ruolo fondamentale è svolto dalla velocità con cui si parla: agitandosi si rischia di sparare troppe parole e farlo troppo velocemente. La donna che stiamo approcciando rischia semplicemente di non comprendere quello che le vogliamo dire, finendo per fare un’alzata di spalle e andarsene. La sicurezza che dobbiamo infondere in lei dovrebbe derivare anche dal modo in cui approcciamo e, per essere più precisi, da come parliamo.
È importante gesticolare?
Quando siamo nervosi o tesi, finiamo per stare fermi in un posto senza compiere alcun movimento. Si crea una situazione abbastanza particolare: sembra quasi che siamo sull’attenti, in presenza non di una donna, ma di un generale dell’esercito italiano. Per evitare che questo accada e che la controparte percepisca una tensione ancora maggiore, dobbiamo comunicare per mezzo del nostro corpo una certa rilassatezza. La donna deve sentirsi calma e ben disposta nei nostri confronti. Per questo è importante spingerla verso un simile comportamento: ogni tanto basta fare dei semplici movimenti con le mani, come a voler spiegare la propria posizione.
Non ci si deve dimenticare del tocco
Molti ragazzi cercano di evitarlo, anche per non infastidire la donna. Quest’ultima, difatti, potrebbe pensare che stiamo spingendo sin troppo sull’acceleratore e sentirsi male. Del resto, per lei siamo solo un perfetto sconosciuto senza alcunché di speciale, tra tutti quelli che incontra ogni giorno. Per qual motivo dovrebbe farsi toccare da noi? Tuttavia, c’è anche un’altra questione da considerare: il tocco potrebbe piacerle. Lei potrebbe capire che non si trova dinnanzi a una persona qualsiasi, ma sta parlando con un vero maschio. Tuttavia, non bisogna essere troppo aggressivi o addirittura sembrare molesti.
Prendere il numero di telefono
A questo punto non resta che compiere l’ultimo passo: chiederle il suo numero di telefono. Proprio quest’ultimo è il passo più importante, forse, anche quello più difficile da fare. Una volta stabilito il contatto e instaurato anche un dialogo con la ragazza, non resta che chiederle di rivedersi un’altra volta, magari per prendersi un caffè. Non bisogna chiedere di prendere il numero di telefono troppo velocemente oppure sembrare sin troppo determinati a farlo. Dev’essere un atto “naturale”.