Quante volte vi sarà capitato di sentire, in riferimento a dei bambini, la solita frase che recita: ”Ah, come crescono in fretta!”.
Proprio così, infatti il tempo passa molto velocemente e, soprattutto quando si è genitori, il passaggio dall’accompagnare il proprio bambino all’asilo al ritrovarsi sommersi dai compiti delle elementari può essere paragonato alla durata di un battito di ciglia.
Inoltre, si sa, tra le materie più difficoltose e meno apprezzate dai più piccoli, la matematica ha un posto privilegiato, probabilmente a causa di tutti i suoi procedimenti tecnici e meccanici.
Le basi per l’apprendimento di questa materia si fondano sull’apprendimento delle tabelline, ma non tutti le memorizzano facilmente; tuttavia, molti genitori ignorano che esistono dei metodi per memorizzare le tabelline che potrebbero semplificare la vita dei propri figli che alle prese con le prime esperienze di studio.
Proprio per aiutare i più più piccoli ad memorizzare un concetto, è importante riuscire a stimolare l’apprendimento di ogni disciplina con tecniche divertenti per evitare di generare nel bambini un “rifiuto” per la materia in questione.
Anche se tra i compiti più detestati, certamente, rientrano le tabelline, che si rivelano necessarie per le operazioni aritmetiche più semplici, ma che possono risultare rognose da imparare proprio perché si devono ricordare moltissimi numeri, grazie a i diversi metodi per memorizzare le tabelline si fisseranno facilmente e in breve tempo.
Perché è importante ricorrere a metodi per memorizzare le tabelline
I metodi per memorizzare le tabelline sono delle alternative allo studio sterile dell’argomento, infatti, la creatività nell’ambito della didattica si è rivelata una componente fondamentale.
Utilizzando questo tipo di approccio si facilita il bambino nell’imparare cose nuove con dei metodi a lui congeniali, belli e divertenti e, soprattutto, appropriato alla sua età considerando che le tabelline vengono insegnate nei primi anni delle elementari.
I metodi per memorizzare le tabelline in modo facile e rapido: eccone alcuni
Tra i diversi sistemi di apprendimento delle tabelline vi sono:
- Applicazioni per smartphone – oggi i bambini sono considerati “nativi digitali” e, proprio per questa loro innata capacità di gestire gli strumenti tecnologici, non accusano alcuna difficoltà nell’utilizzo di questi ultimi. Un metodo che potrebbe rivelarsi efficace e divertente per memorizzare le tabelline è sicuramente l’uso di un’applicazione scaricabile su smartphone, questo permette di svolgere gli esercizi ovunque ci si trovi e, soprattutto, in modo facile e veloce. Ce ne sono di tutti i tipi, l’aspetto che le accomuna è il design semplice e che richiama i cartoni animati, strategia utile per mantenere elevato il livello di divertimento e di interesse del bambino e per invogliarlo a proseguire con l’esercizio;
- Un quiz numerico a tempo – un’idea meno impegnativa per ripassare le tabelline, il fulcro di questo metodo sta nell’elevato senso di competizione tipico dei bimbi. Infatti, tale quiz dovrà essere a tempo, in modo tale da stimolare la competitività del bambino e da spronarlo nella memorizzazione della maggior quantità di numeri possibile. Tutto quello che vi occorrerà per la realizzazione di questo metodo saranno dei foglietti di carta sui quali scrivere i risultati di alcune tabelline o le moltiplicazioni, tutti i bigliettini andranno mischiati e ogni partecipante ne pescherà 5 che dovrà risolvere nel minor tempo possibile;
- Filastrocche – i tratta del metodo più vecchio e, nonostante manchi di originalità, c’è da riconoscere che sia uno dei più efficaci, basti pensare alle più consolidate come :“6×8 = 48, va in cucina e fa il risotto!”;
- Il cruci-tabellina – si tratta di un metodo nuovo e diverso per esercitarsi con le tabelline che consiste nella realizzazione di un cruciverba all’interno del quale inserire tutti i risultati delle moltiplicazioni della tabellina in questione;
- Battaglia navale – grazie al suo schema rigido, questo gioco può rivelarsi un’ottima arma per imparare le tabelline in maniera divertente in quanto è stato appurato quanto sia necessario inserire la componente del gioco all’interno dell’universo dell’apprendimento.