Guida passo passo per il montaggio del condizionatore
L’estate è ormai arrivata, le temperature hanno raggiunto livelli decisamente proibitivi, pertanto è più che naturale considerare la decisione di acquisire un climatizzatore. Generalmente, sarebbe preferibile affidare l’installazione di un climatizzatore ad un professionista del settore, formato e competente, che conosca tutti i componenti del condizionatore d’aria e il suo funzionamento. Ma nel caso si possieda qualche conoscenza in quest’ambito, e si possiedano ottime doti manuali, allora si può considerare l’eventualità di montarlo autonomamente. Per quanto questo processo sia costoso in termini di tempo, costi e fatica, a prescindere da chi lo porta a termine, farlo autonomamente potrà tradursi certamente in un risparmio perlomeno monetario, poiché si potrà così evitare di chiamare un tecnico.
Resta comunque un processo delicato, quello del montaggio del climatizzatore, e perciò è opportuno seguire ogni passaggio religiosamente, prestando attenzione ad ogni componente e ogni azione compiuta. Un errore nell’assemblaggio potrebbe costare molti più soldi e tempo di quel che si possa pensare. I passaggi sono facilmente riassumibili così:
1. Scegliere il luogo in cui collocare il condizionatore
Ovviamente, il primo passo è decidere in che punto della casa o dell’ufficio si vuole installare il climatizzatore. La scelta sarà molto influenzata da considerazioni di carattere personale, poiché dipende molto dalle proprie esigenze, dalla struttura degli ambienti e dalle preferenze personali. Tuttavia, sul manuale delle istruzioni del prodotto è possibile trovare indicazioni preziose che possono dare un aiuto in questo senso, poiché è necessario tenere in conto determinati requisiti spaziali per poter installare i vari pezzi. Nella fattispecie, tali norme cambiano a seconda dell’unità del condizionatore presa in esame.
Per quel che concerne l’unità interna, le regole generali da rispettare sono:
- collocare il climatizzatore ad almeno 1,50-2 m di altezza dal suolo;
- scegliere un’area priva di impedimenti in un raggio compreso tra 15 e 30 cm, di modo che il flusso dell’aria fresca non venga ostacolato in alcun modo;
- optare per una posizione raggiungibile dall’individuo per le necessarie operazioni di manutenzione periodiche.
Le regole da rispettare per l’installazione dell’unità esterna, invece, sono:
- scegliere una zona esterna che sia facilmente raggiungibile, preferibilmente un giardino, un terrazzo, un cortile interno;
- preferire un’area in cui i rumori e le vibrazioni dell’unità non possano recare fastidio, e in cui non non crei un danno a livello estetico;
- tenere l’unità sospesa ad almeno 15 centimetri dal suolo, di modo che questa non si sporchi;
- proteggere il dispositivo da qualsiasi condizione climatica avversa.
2. Installare l’unità esterna
Come per qualsiasi altra componente strutturale del climatizzatore, per poter installare correttamente la parte esterna, bisogna possedere conoscenze specifiche inerenti a questo tipo di sistemi e sapere cosa si sta facendo. A seconda del tipo di condizionatore, per esempio se si tratta di un monosplit o multisplit, il montaggio può rivelarsi più complicato e dispendioso. In generale, comunque, le fasi di montaggio restano più o meno le stesse. La componente fondamentale che va posta all’esterno è un compressore: si tratta di macchinario grande, quindi massiccio, occupa un discreto spazio, e per di più può pesare oltre 10 kg. Bisogna maneggiarlo con cura e attenzione, oltre a procurarsi una base d’appoggio sospesa dal terreno su cui collocarlo. È opportuno optare per materiali affidabili, robusti e solidi, capaci di sostenerne il peso, di isolanti per attutire scossoni e vibrazioni, e per proteggere il compressore dalle intemperie. Infine, è necessario assicurarsi che non ci sia niente intorno all’unità esterna nel raggio di 30 cm. Quanto più spazio le viene concetto, meglio è.
3. Approntare un sistema di scarico
Componente indispensabile di qualsiasi tipo di climatizzatore è un sistema di scarico per la condensa prodotta normalmente dal suo funzionamento, ovvero le gocce d’acqua in eccesso.
Chiaramente, la scelta migliore è sfruttare uno scarico disponibile nelle vicinanze più prossime del punto in cui verrà collocato il condizionatore, e collegarlo mediante tubi che possono essere di vari materiali, preferibilmente un corrugato o un tubo in PVC. Questa fase è cruciale perché se il lavoro è fatto male, si può incorrere in perdite d’acqua dentro e fuori casa. Se non è possibile creare tale sistema di scarico della condensa, si può optare per l’uso di un contenitore di raccolta dell’acqua, ricordandosi però di svuotarlo e riporlo periodicamente.
4. Collegare il climatizzatore all’impianto elettrico
Ogni componente del condizionatore d’aria deve essere collegata alla corrente di casa, e per fare questo sarà probabilmente necessario realizzare degli allacci, portando i cavi dove serve con opportune prolunghe. Alle competenze manuali, meccaniche e idrauliche si aggiunge una componente elettrica: il montaggio autonomo di questo dispositivo è un processo molto complicato, ecco perché sarebbe preferibile rivolgersi a degli esperti del settore. La norma vuole che il buco nella parete per il tubo sia di 60 mm di diametro, e che quest’ultimo sia posto con una pendenza di almeno il 15%.
5. Assemblare il climatizzatore
Il primo passaggio è l’applicazione di una dima sulla parete, ovvero una sagoma di metallo che delimiti lo spazio in cui si posizionerà il climatizzatore vero e proprio, all’interno della casa o l’ufficio.
Successivamente, le istruzioni da seguire per il montaggio autonomo del condizionatore sono le seguenti:
- connettere tutte le tubature finalizzate allo scarico della condensa, sia all’interno che all’esterno;
- mediante gli appropriati attrezzi e utensili, montare tutte le componenti e stringere correttamente tutti i raccordi;
- collocare e assicurare il climatizzatore sulla dima;
- per un’applicazione migliore e più sicura, è consigliabile fissare i margini con del silicone o materiali simili;
- riparare tutti gli eventuali danni alla parete causati dalle fasi di assemblaggio;
- attivare il condizionatore collegandolo alla corrente.
A questo punto, il lavoro è effettivamente concluso. Ma è opportuno, infine, testare che il climatizzatore sia stato montato correttamente, mediante la verifica di questi aspetti fondamentali:
- tenuta delle tubature affinché non perdano;
- corretta funzionalità del gas refrigerante;
- presenza di acqua;
- rumori o scossoni prodotti dal climatizzatore o dal compressore che potrebbero essere indice di un danno strutturale;
- efficienza generale del dispositivo e ogni sua componente.