Sposarsi conviene davvero?
Da molto tempo ormai, il tasso di matrimoni in Italia è in costante decrescita, da una parte per la recente crisi economica e dall’altra per i recenti cambiamenti dal punto di vista della tradizione e della cultura. La domanda che affligge milioni di coppie Italia e nel resto del mondo rimane sempre la stessa: conviene davvero al giorno d’oggi sposarsi?
Il numero di matrimoni in Italia e in calo da anni, in particolare per una questione puramente economica. Infatti ogni matrimonio implica un certo numero di spese, che possono interessare la celebrazione stessa, il banchetto, il viaggio di nozze, abiti e molte altre cose il cui costo è difficile da sostenere. Tuttavia nel momento in cui si decide di sposarsi bisogna pensare che, se il matrimonio costa molto, divorziare ha un costo ancora maggiore: infatti potrebbe succedere che vivere tutti i giorni nella stessa casa possa minare le certezze della coppia. Nel caso del divorzio si interpella un legale, che avrà un suo elevato costo e si finirà in tribunale, dove il giudice emetterà la sentenza in merito a quanto si dovrà dov’è al mese al compagno/a per il suo mantenimento e per quello dei figli .
Vi sono poi ulteriori motivi economici per non sposarsi nel nostro paese. Questi, sono dettati principalmente dalle politiche fiscali e sociali del nostro paese. Come prima cosa il matrimonio influirà sul calcolo del reddito ISEE, che dipende dallo stato di famiglia. Nel caso in cui due compagni non siano sposati, ci sono molti casi in cui il nucleo familiare, in particolari condizioni risulta più agevole per il calcolo. Non sposarsi conviene anche per quanto riguarda le detrazioni Irpef e per gli assegni al nucleo familiare , oltre che per le esenzioni ticket. Vi sono anche maggiori sostegni per l’affitto o per l’assegnazione di case popolari in condizioni di gravi condizioni economiche , nonché per la pensione di reversibilità. Purtroppo il sistema fiscale italiano penalizza fortemente il matrimonio e le relative voci di costo maggiori che comporta.
In generale conviene sposarsi nel momento in cui ci sono dei figli. Tuttavia nonostante si pensi che i figli delle coppie sposate siano maggiormente tutelati , da qualche tempo non è effettivamente così: infatti la legislazione italiana ha reso uguali lo stato di figlio naturale e quello di figlio legittimo (ovvero di una coppia sposata). Bisogna altresì ricordare che, nel caso di divorzio si dovrà procedere anche all’ eventuale assegno per il mantenimento degli stessi. Inoltre oggi i conviventi possiedono diritti e doveri l’uno con l’altro, quali quello del diritto di visita e assistenza , la possibilità di nominare l’altro come rappresentazione nel caso in cui ci fosse qualche problema di natura sanitaria o quello di avere voce in capitolo nell’amministrazione degli utili dell’impresa o dell’azienda di famiglia.
Andando ad analizzare quindi, tutte le implicazioni del matrimonio, in via definitiva se conviene sposarsi o meno dipende sicuramente dalla coppia in questione. In tutti i casi bisogna essere veramente convinti di ciò che si sta facendo, in quanto ci si avvicina ad una vita di coppia quotidiana, che è molto differente da quella precedente. Inoltre a discapito di quelle che possono essere le credenze religiose di ognuno, il sacro vincolo del matrimonio rappresenta un unione morale tra due persone, che dovrebbe implicare come prima cosa rispetto, fedeltà e amore. Nel momento in cui queste caratteristiche fondamentali del matrimonio vengono a decadere e si finisce con il divorziarsi, il matrimonio verrà sempre visto come un qualcosa di negativo, in quanto si dovranno sostenere molti costi per il mantenimento dell’ex coniuge e dei propri figli. In via definitiva quindi bisogna effettuare questo passo fondamentale della propria vita, solo nel momento in cui si è veramente certi di poter sostenere l’impegno del matrimonio, se non si è realmente certi della bontà della propria relazione e dell’altra persona, allora sposarsi rimarrà sempre un qualcosa di profondamente negativo sotto lo aspetto economico e finanziario.