Grazie ai dati ottenuti con la campagna “safe is the new normal” promossa da Durex con la collaborazione di Anlaids, al fine di sensibilizzare i più giovani ai rapporti sessuali protetti, è emerso che ben due giovani su dieci non fanno alcun uso di metodi di prevenzione.
La ricerca Durex condotta su ben 500 italiani, ha confermato la scarsa informazione circa le diverse malattie sessualmente trasmissibili.
I 10 consigli di Safe is the new normal
Il progetto “safe is the new normal”, nato allo scopo di promuovere nei giovani dei comportamenti consapevoli in ambito sessuale si basa su dieci punti fondamentali:
- il primo punto afferma che la sicurezza non conosce identità di genere, né ha un orientamento sessuale. A tal proposito è emerso che negli ultimi anni sono aumentati di due volte il numero di persone con un’infezione sessualmente trasmissibile;
- il secondo punto riconosce nella sessualità un bisogno fondamentale dell’uomo. Va detto che la salute sessuale vuol dire sia evitare malattie sessuali che gravidanze indesiderate, ma significa pure avere il diritto di fare nuove esperienze sessuali sicure e piacevoli;
- il terzo punto riguarda la consapevolezza circa i rischi che i rapporti sessuali non protetti comportano;
- il quarto punto ribadisce la necessità di proteggersi usando il preservativo contro le varie infezioni sessuali mediante sesso orale, sesso anale o sesso vaginale, come ad esempio: l’HIV, i condilomi, l’Herpes genitale, la sifilide, le epatiti virali;
- il quinto punto afferma l’importanza di un uso corretto del preservativo, che va usato sin dall’inizio del rapporto sessuale e va tolto solo alla fine. Inoltre, il preservativo va conservato bene e va controllata la data di scadenza;
- il sesto punto afferma l’importanza di una buona igiene intima, sia prima che a fine rapporto sessuale;
- il settimo punto afferma che va eliminato ogni pregiudizio verso il preservativo, come ad esempio la diffusa convinzione che esso diminuisca il piacere;
- l’ottavo punto afferma che occorre aumentare la consapevolezza che ognuno è il protagonista della propria sfera sessuale per aumentare la capacità di mettere in atto dei comportamenti corretti;
- il nono punto afferma che in caso di dubbi sull’argomento occorre rivolgersi ai genitori o ad un esperto;
- il decimo punto afferma che la comunicazione è molto importante, per cui ognuno è libero di esprimere le proprie emozioni e idee.
Le abitudini sessuali ai tempi del coronavirus
Dallo studio del condotto dell’Osservatorio “Giovani e Sessualità”, è risultato che circa un giovane su due usa abitualmente il preservativo durante i rapporti sessuali e cosa ancora più allarmante quasi due giovani su cinque non prendono alcuna precauzione.
Nonostante il preservativo sia stato riconosciuto come il metodo contraccettivo più efficace contro le malattie sessualmente trasmissibili, è emerso che ben il 16% dei giovani sessualmente attivi non usa alcun metodo di contraccezione, il 21% usa solo la contraccezione e non pensa alla profilassi, il 17% dei giovani usa il condom ad intermittenza e per concludere solo il 46% durante un rapporto usa sempre il preservativo.
Massimo Galli, Direttore della terza divisione di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ha recentemente affermato che il Covid-19 come ogni grande epidemia, ha lasciato importanti segni nei comportamenti e nella cultura.
A tal proposito egli ha affermato che sicuramente il lockdown ha modificato ed influenzato molto le abitudini sessuali dei giovani, riducendo in tal modo la possibilità di avere dei rapporti occasionali.
Dato che il coronavirus è il primo nemico del sesso libero, con la fine del lockdown e la ripresa dei contatti umani, occorre prendere in considerazione che non è possibile avere il cento per cento della sicurezza al Covid 19.
Quindi per il professor Galli, con la pandemia si è prestato maggior attenzione al tema dell’infezione da HIV e ad un maggiore comportamento responsabile.