Se sei un fumatore accanito di sigarette elettroniche, avrai sicuramente sentito parlare dei due metodi di aspirazione: il tiro di guancia e il tiro di polmone, preferendo l’uno o l’altro; se invece sei alle prime armi, questa guida ti aiuterà a capire meglio di cosa si tratta.
Il tiro di guancia e il tiro di polmone sono due modalità distinte di fumare la sigaretta elettronica di cui spesso non ci si rende neanche conto, giacché con il tempo diventa un gesto automatico che si ripete, senza dargli grande attenzione. Eppure, a ben guardare, cambiano le sensazioni che offrono e anche le conseguenze che producono.
Tiro di guancia: tre tempi per una svapata nel segno del relax
Utilizzando il metodo del tiro di guancia, il vaper aspira una boccata del vapore che viene emesso contraendo le guance, ci si riempie la bocca e infine si inspira, ingoiando il vapore per poi espirarlo e buttarlo via. Una vera e propria tecnica, dunque, che si sviluppa metodicamente in tre tempi distinti.
Le caratteristiche del tiro di guancia sono in primo luogo il senso di relax che offre, essendo il metodo più spontaneo. Quando viene eseguito a denti stretti, inoltre, favorisce un contatto più prolungato dell’aria sulla lingua, offrendo una sensazione di piacevolezza e consentendo di gustare fino in fondo l’aroma dello svapo. Il tiro di guancia, infine, consente di consumare meno liquido e meno batteria, perché c’è un dispendio inferiore di vapore.
Dunque è una tecnica adatta a chi si sta approcciando solo da poco tempo alla sigaretta elettronica o per chi vuole godersi un momento di distensione. Per il tiro di guancia con vaporizzatore, la sigaretta elettronica deve possedere determinati requisiti: la resistenza ad alti Ohm e il beccuccio ristretto.
Tiro a polmone o direct to lung
Questo tipo di aspirazione si differenzia dalla precedente soprattutto perché è più intensa e robusta, per questo è la più frequentemente utilizzata dai vapers esperti, mentre invece è sconsigliata a chi è abituato alla sigaretta tradizionale o ai neofiti di quella elettronica.
Il tiro a polmone prevede una prima fase di inspirazione del vapore a polmoni pieni senza trattenerlo in bocca e solo dopo qualche secondo, si procede all’espirazione. Una tecnica a due tempi, dunque, più diretta e immediata ma sicuramente non adatta a tutti.
Le caratteristiche di questo tipo di inalazione sono, in primo luogo, l’assenza di passaggi mediani, che invece sono tipici della sigaretta elettronica e consente, in secondo luogo, un colpo in gola più intenso nonostante vi sia la stessa quantità di nicotina. Quando il tiro a polmone si esegue con il vaporizzatore, la quantità di vapore generato è certamente superiore, concedendo un’aspirazione più intensa. Attenzione però a tenere sotto controllo la temperatura, che se è alta produce un impatto troppo forte sul fumatore, soprattutto perché può elevare la percentuale di nicotina che viene assorbita durante l’aspirazione. Rispetto al tiro di guancia, infine, questo metodo comporta un consumo di batteria e liquidi superiore e dunque un’usura del dispositivo più rapida.
La tecnica del direct to long è sicuramente adatta a chi fuma in modo regolare la sigaretta elettronica e preferisce, dunque, un tiro robusto a pieni polmoni.
Per questo tipo di svapo la sigaretta elettronica più adatta deve avere fori di aspirazione, basse resistenze e una potenza maggiore per apportare un getto di vapore più compatto e forte.