Prevenire l’unghia incarnita all’alluce
La formazione della cosiddetta unghia incarnita, condizione che tecnicamente è conosciuta come onicocriptosi, è molto comune, tanto nei giovani quanto negli adulti. Si stima che, per la popolazione occidentale, quasi un individuo su 2 provi questa spiacevole esperienza almeno una volta nella vita.
Le cause che possono condurre alla onicocriptosi sono molteplici. Un importante ruolo è rivestito sicuramente dalla conformazione del dito: vi sono infatti persone che hanno l’alluce di forma favorevole alla crescita dell’unghia incarnita.
Tuttavia, vi sono anche altri importanti comportamenti che possono provocare la crescita dell’unghia incarnita in prossimità dell’alluce, e tra questi figurano l’abitudine di indossare scarpe troppo strette – che comprimono l’alluce e spingono l’unghia a crescere all’interno della pelle – o tagliarle male.
Anche se può sembrare difficile crederlo per via di un fattore meramente estetiche, alle unghie dei piedi andrebbe attribuita una forma dritta e non ricurva; quest’ultima, infatti, può provocare l’ingresso degli strati più estremi dell’unghia all’interno della carne.
Per prevenire l’unghia incallita in prossimità dell’alluce, e dunque tutte le spiacevoli conseguenze ad essa associata (tra cui pericolose infezioni), bisogna indossare scarpe comode e della giusta misura, nonché tagliare regolarmente ma adeguatamente l’unghia.
Nel caso in cui l’unghia dell’alluce sia già penetrata nella carne, è possibile avvertire dolore, assistere a sanguinamento e a gonfiori conseguenti a infezioni. Se la situazione non si presenta di frequente e l’infezione non è proliferata eccessivamente, è possibile adottare alcuni rimedi casalinghi per rimuovere l’unghia incarnita senza ricorrere alla chirurgia.
Rimedi casalinghi per l’unghia incarnita ai primi stadi
Nel caso in cui si inizi ad avvertire il dolore correlato all’ingresso dell’unghia nella pelle – il quale è facilmente riconoscibile – ma l’infezione non si sia ancora manifestata, si può intervenire in maniera semplice per “regolarizzare” la crescita dell’unghia, evitando che questa penetri ulteriormente nella carne, e risolvere il problema prima di un suo peggioramento.
Molto spesso, infatti, la crescita dell’unghia incarnita è causata da una particolare durezza della stessa. Per definire in maniera opportuna la direzione lungo la quale l’unghia deve crescere, quindi, è possibile intervenire ammorbidendo il tessuto, effettuando pediluvi delicati in acqua tiepida, 2 o 3 volte al giorno. È possibile aggiungere all’acqua anche qualche olio essenziale dalle proprietà emollienti e lenitive, in modo da favorire l’addolcimento dell’unghia e contestualmente anche limitare il dolore in prossimità dell’area interessata. Ammorbidendo l’unghia è più probabile che questa assuma una conformazione più consona alla crescita, evitando problemi ulteriori. Se possibile, tra un pediluvio e l’altro è consigliabile tenere i piedi asciutti (il sudore può favorire la crescita di batteri) e in scarpe comode e aperte, come i sandali.
Questo rimedio, da solo, dovrebbe essere sufficiente per risolvere una situazione ai primi stadi e che non crea disagi eccessivi. Se nonostante il pediluvio non si riesce a risolvere il problema, è opportuno procedere con soluzioni più intense.
I rimedi per l’unghia incarnita infetta e che sanguina
È molto probabile che gli stadi successivi della penetrazione dell’unghia nella carne provochino dolore e sanguinamento, nonché un’eventuale proliferazione batterica. In tal caso, l’area interessata dall’unghia incarnita si mostra gonfia e dolorante, con l’eventuale fuoriuscita di pus e materiale biancastro.
Anche in questo caso, i pediluvi non possono assolutamente mancare. All’acqua utilizzata per i pediluvi è consigliabile aggiungere qualche antisettico, come ad esempio il tea tree oil, che aiuta a limitare la moltiplicazione dei microrganismi.
Potrebbe provocare un po’ di bruciore, ma tra i “rimedi della nonna” vi è quello di avvolgere l’alluce interessato dal problema in una garza imbevuta di succo di limone. Questo succo, infatti, riesce non solo a disinfettare ulteriormente la zona, ma la ammorbidisce anche. Elasticizzando la pelle e rendendo l’unghia più flessibile, è possibile procedere allo step successivo, che prevede la rimozione della spicula, ovvero del frammento di lamina incastonato nella pelle. È opportuno adoperare delle pinze o una piccola tronchese sterile per rimuovere l’unghia, aiutandosi con un batuffolo di cotone per spostare leggermente la pelle. Nel caso in cui il frammento di unghia sia localizzato troppo in profondità e non si riesca a intervenire autonomamente, è meglio consultare un podologo.
Anche in questo caso, comunque, cambiare frequentemente la medicazione, utilizzare scarpe comode per camminare ed evitare di indossare per troppo tempo calzini umidi per via del sudore è utile per evitare l’ulteriore proliferazione dei batteri e dei funghi.
Inoltre, nel caso in cui si riesca a eliminare la spicula, può risultare estremamente utile camminare a piedi nudi (isolando opportunamente la zona interessata dalla ferita). Camminare a piedi nudi in casa va bene, ma se si può effettuare la stessa azione sulla sabbia è ancora meglio, in quanto questa ammortizza i passi.
L’assunzione di farmaci per alleviare i sintomi
Se nessuno dei rimedi naturali contro l’unghia incarnita ha sortito alcun effetto, non resta altro che intervenire con una terapia farmacologica per alleviare il dolore e bloccare l’infezione.
Tuttavia, prima di procedere a qualunque cura, è di vitale importanza consultare un medico. A seconda del proprio quadro clinico, infatti, non tutti i farmaci possono essere assunti, e solo un medico può suggerire quali sono i principi attivi più adatti alla propria situazione.
Una volta ricevuta l’autorizzazione da parte del medico, i farmaci da assumere appartengono principalmente a due categorie: gli antidolorifici e gli antibiotici.
Gli antidolorifici hanno come preciso obiettivo quello di evitare che l’infiammazione provocata in prossimità dell’unghia incarnita, la quale si manifesta anche con gonfiore e rossore, possa arrecare dolore. Evitare dolore e bruciore è molto utile per favorire anche l’asportazione della lamina. Questa delicata fase, infatti, può essere molto dolorosa, quindi se possibile è meglio intervenire preventivamente assumendo degli antidolorifici. Qualora non sia possibile assumere farmaci, però, è possibile adoperare il ghiaccio, che ha un importante effetto anestetizzante.
Il secondo principio attivo da utilizzare per limitare e circoscrivere il problema è un antibiotico. L’obiettivo principale degli antibiotici è quello di distruggere i microrganismi che possono proliferare in prossimità dell’area infetta, i quali possono corrodere la pelle e causare la formazione di pus e la fuoriuscita di sangue. È molto importante bloccare la proliferazione dei microrganismi, soprattutto in soggetti che presentano ritenzione idrica in prossimità dei piedi o altri problemi simili, in quanto se non opportunamente trattata l’infezione può raggiungere gli strati sottostanti e, nei casi più gravi, raggiungere l’osso. Non bisogna mai trascurare un’infezione, anche se di piccola entità.
A tal proposito, è buona norma adottare delle abitudini che evitino l’ulteriore proliferazione batterica. Ad esempio, è bene cambiare frequentemente la medicazione, disinfettando di volta in volta la zona, nonché detergere accuratamente scarpe e calzini. Anche nel momento in cui si tagliano le unghie dei piedi o si asporta la lamina incarnita, è necessario utilizzare forbicine o utensili trattati con alcol deidrogenato o sterilizzati su una fiamma per diversi secondi, in modo da evitare qualunque tipo di contaminazione crociata, che potrebbe avere dei risvolti pericolosi.
Adottando questi rimedi e i relativi accorgimenti, dunque, è possibile trattare l’unghia incarnita senza dover ricorrere a un invadente intervento chirurgico; tuttavia, la tempestività è importantissima.