La topografia corneale è un esame oculistico effettuabile a Torino che consente di studiare la fisionomia della cornea e di diagnosticarne eventuali patologie, fra cui il cheratocono.
Che cosa è il cheratocono
Il cheratocono (definito tecnicamente distrofia corneale progressiva non infiammatoria) è una malattia degenerativa che colpisce la cornea e che è fortemente invalidante, dal momento che se non diagnosticata per tempo e non trattata opportunamente può portare chi ne soffre a dover necessariamente eseguire un trapianto di cornea.
Si tratta di una patologia che colpisce soprattutto giovani, adolescenti e bambini di sesso maschile, può interessare solo uno o entrambi gli occhi e consiste in un allungamento in avanti della cornea, fino a che questa assume, appunto, una forma conica.
La degenerazione ha inizio quando la zona centrale della cornea perde spessore per poi incurvarsi, modificando la sua naturale forma sferica, e ha come conseguenza una visione confusa e distorta sia da vicino sia da lontano. Proprio per questo motivo, il cheratocono può essere facilmente scambiato per miopia associata ad astigmatismo, ma può essere riconosciuto osservando gli occhi di profilo e rilevandone una marcata sporgenza della superficie.
Che cos’è la topografia corneale
La topografia corneale è un esame diagnostico specialistico effettuabile a Torino nello studio oculistico specializzato che permette di osservare e valutare la curvatura della cornea per mezzo della creazione e dello studio di una mappa corneale colorata in cui la curvatura più o meno accentuata è indicata, rispettivamente, da colori caldi o da colori freddi.
La topografia corneale è un esame indolore e non invasivo che non richiede neanche l’uso di speciali colliri e che si esegue con uno strumento apposito, un topografo appunto. Il paziente deve semplicemente fissare una fonte di luce tenendo il volto poggiato al macchinario, il quale proietta sulla cornea degli anelli concentrici acquisendo delle scansioni della sua superficie.
Le immagini acquisite vengono poi elaborate da un computer che calcola la curvatura della varie zone della cornea e le esprime utilizzando una scala di colori: i colori freddi indicano cioè i punti in cui la cornea è più piatta, mentre quelli caldi indicano una maggiore curvatura della stessa. La topografia consente uno studio approfondito della cornea da parte del medico oculista che, grazie ai macchinari più moderni e sofisticati, è in grado di esaminarne anche lo spessore e la parte posteriore.
I sintomi del cheratocono
Come riconoscere il cheratocono? I pazienti che sono affetti da questa particolare patologia degenerativa percepiscono le imagini sbavate e/o distorte, a seconda di dove è localizzato il cono, e lamentano spesso un’aumentata sensibilità alla luce (fotofobia), una spiccata difficoltà nella visione notturna ed un forte affaticamento visivo, simile a quello causato dall’astigmatismo non corretto. Il cheratocono progredisce abbastanza lentamente, nell’arco di 10-20 anni, per poi stabilizzarsi e dà luogo ad un generale offuscamento della vista associato, talvolta, ad una lieve irritazione oculare ed alla poliopia monoculare, ossia la visione doppia con un occhio chiuso.