Le meduse nei nostri mari ci sono sempre state, questo quindi sembrerebbe non essere un vero allarme, se non fosse per il fatto che negli ultimi 10 anni la presenza di questi organismi gelatinosi si è praticamente decuplicata, almeno stando alle dichiarazioni dei biologi. Ma non solo, l’allarme meduse scatta anche per il fatto che stanno arrivando nei nostri mari diversi esemplari tropicali o sub tropicali, meduse che possono addirittura provocare la morte. Queste specie, infatti, son pericolosissime e stanno facendo il loro ingresso nel Mediterraneo attraverso il canale di Suez, con tutti i rischi che ne derivano per la nostra salute.
Allarme meduse, cosa dobbiamo aspettarci quest’estate
In generale è bene stare alla larga dalle meduse, poiché non è facile distinguere le specie pericolose da quelle che non lo sono. Tuttavia, questa nuova stagione che è ormai alle porte, ci riserva delle brutte sorprese con l’aumento drammatico delle meduse e con la presenza di tipologie di meduse tropicali che possono risultare davvero molto pericolose per l’uomo. Questo è il caso della medusa conosciuta come Caravella portoghese. A dire il vero questa non è una vera e propria medusa ma bensì un sifonoforo, un organismo pluricellulare composto da ben 4 organismi collegati e dipendenti tra loro.
La Caravella portoghese è facilmente riconoscibile poiché ha una grande sacca che si gonfia e le consente di spostarsi sfruttando le correnti. Ha un colore malva, blu o viola e tentacoli molto lunghi, che possono arrivare anche fino a 20 metri. Quindi avvistarla per tempo è abbastanza inutile dato che i tentacoli sono così lunghi. Questo organismo è molto pericoloso, ha una puntura molto dolorosa e che in alcuni casi può essere anche letale. Di recente è stata avvistata a largo delle coste della Sardegna, della Sicilia e della Calabria.
Sempre lungo le coste della Sardegna e della Sicilia è stata avvistata la Medusa nomade, un tipo di medusa che assomiglia al nostro ben più innocuo Polmone di mare Questa ha un cappello color ghiaccio con margine blu e che può arrivare a misurare anche 90 cm. Le punture di questa medusa sono estremamente irritanti, provocano eritemi molto dolorosi, bruciori e prurito.
L’innalzamento delle temperature
La causa principale di questa grande diffusione di meduse è dovuta in primis all’innalzamento delle temperature che hanno così creato un clima ideale per la loro proliferazione. In secondo luogo sono spariti gli organismi antagonisti, quindi tutti quei pesci che si cibano di larve di medusa e che, invece, stanno scomparendo, al contrario del cibo delle meduse che sta aumentando. Si tratta dunque di un problema di difficile soluzione, non solo per l’incolumità dei bagnanti, ma anche per l’economia ittica del nostro Paese alla quale verranno causati danni ingenti.
Cosa fare in caso di puntura
Se si viene punti da una medusa si deve pulire con una carta di credito la sede della puntura e applicare lo stick all’ammoniaca. In caso di puntura di Caravella portoghese, invece, è utile sciacquare con acqua di mare e poi con acqua calda a circa 45° . Farsi vedere da un medico è comunque consigliato. Se ci si trova in vacanza in una località turistica si può richiedere un servizio di medici a domicilio in modo da non doversi spostare per luoghi che non si conoscono o fare ore di fila presso la guardia medica o il pronto soccorso.