La fine delle scuole si avvicina, ormai i ragazzi, un po’ stanchi, un po agitati per l’arrivo degli esami, cercano di dare le ultime interrogazioni. Si preparano più o meno consapevolmente ad affrontare nuove sfide della vita, si preparano ad affrontare il primo vero spauracchio del lungo percorso di studi: l’esame di maturità. E come ogni buona tradizione, quand’anche i ragazzi devono studiare per costruirsi un futuro, no certo per il premio, fare un regalo alla fine degli esami è ormai abitudine consolidata. Ma che regalo fare? Per esempio un’auto in seconda mano se i ragazzi hanno già raggiunto l’età per la patente.
Un’auto in seconda mano è una buona idea per un regalo di maturità?
Molti genitori arrivata la fine dell’anno non hanno nessuna idea su cosa regalare ai propri figli. Certo, se si tratta di ragazzini il discorso si fa facile, ma se si tratta di ragazzi che conseguono la maturità, allora ci vuole un regalo che sancisca quello che è un vero e proprio rituale, un passaggio verso l’età adulta. E qui il dibattito si apre su ben due scuole di pensiero: facciamo bene a regalare ai nostri figli un’auto, sebbene in seconda mano, oppure non si tratta di un regalo adatto a giovani che ancora non sono del tutto responsabili?
Prima di tutto dobbiamo capire quale tipologia di auto di seconda mano possiamo valutare, anche perché dovremmo essere consapevoli del fatto che i neopatentati non possono guidare indistintamente tutte le tipologie di auto, ma solo alcune. Quindi la prima cosa da valutare è senza dubbio quella, contemporaneamente al fatto che il proprio figlio sia una persona più o meno responsabile.
Un regalo che non deve essere fatto tanto per
Il problema dove sovente ci si impantana è che molti genitori regalano un’auto ai propri figli tanto per fare un regalo importante, magari per lasciarli stupiti, certamente per farli contenti, ma non dovrebbe essere questo lo spirito. Lo spirito dovrebbe essere sì quello di un premio, ma premio che abbia una qualche funzione. Per esempio regalare l’auto affinché siano stimolati a una certa indipendenza, magari per trovare un lavoretto estivo, o per incentivarli a prendere la patente qualora non l’abbiano ancora conseguita, è la cosa migliore.
Certamente li si dovrà responsabilizzare su un uso consapevole dell’auto, quindi anche durante le uscite la sera, facendo loro presente quali sono le regole e i limiti. Un regalo, quello dell’auto, che dovrebbe poter durare qualche anno.
L’auto sì, ma se la devono mantenere
E infine c’è da chiarire un ultimo punto. Chi mantiene l’auto? Ovviamente se i ragazzi non hanno alcuna entrata saranno mamma e papà, ma solo a determinate condizioni. Per esempio possono elargire qualche soldo extra per il carburante laddove vi sia un contributo alla gestione della famiglia e della casa, anche se un ragazzo di 18-19 anni dovrebbe farlo oramai spontaneamente, ma diciamo pure che un incentivo ci sta.
Se invece i ragazzi lavorano, lasciamo che siano loro a mantenersi le spese dell’auto, in questo modo impareranno a gestire il proprio budget con grandi vantaggi soprattutto per loro stessi, ma anche per i genitori che avranno contribuito con un regalo a migliorare il senso di responsabilità dei propri figli.