Il Bel Paese diventa bellissimo sull’Isola d’Elba. Giustamente famosa per l’esilio di Napoleone e per i ricchi giacimenti di ferro, è ancora più nota per le acque cristalline e per i paesaggi così suggestivi da disarmare qualsiasi acquerellista che voglia ritrarli. L’isola gioiello dev’essere stata dipinta agli inizi dell’800 da qualche geniale pittore d’oltremanica, prima di essere creata da un demiurgo rinascimentale. Questa è l’impressione che si riceve, quando ci si mette piede. Oltretutto, la varietà dei panorami è tale che chiunque qui troverebbe la sua dimensione ideale. Dagli amanti del mare e del snorkeling, a chi pratica mountain bike o trekking, per tacere di chi ha voglia di esplorare questo paradiso in sella a un cavallo immerso nella macchia mediterranea.
Oppure di chi intende ripercorrere i luoghi culto di Napoleone o le ultime vestigia della civiltà etrusca. Sull’Isola d’Elba la natura è la carne del turista, il mare è la sua pelle, i fondali mozzafiato sono le viscere.
Tali e tanti sono i modi di vivere l’isola che non ti resterà il tempo in canna alla fine della vacanza. Conterai, se sarai fortunato, una settantina di spiagge diverse, quale di sabbia e quale di ghiaia, quale affollata e quale incontaminata (La Cala dei Frati), quale estesa (Marina di Campo) e quale minuscola ma mozzafiato (La Crocetta: sola, vale il prezzo della vacanza).
Non hai mai fatto snorkeling ma ti piacerebbe? Sull’Isola d’Elba vale la pena di cominciare.
Se invece non sei alle prime armi devi assolutamente immergerti vicino allo scoglio dell’Ogliera, versante sudoccidentale dell’isola, dove riposa il Relitto di Pomonte, ciò che resta di un cargo affondato nel 1972. I patiti di immersione potranno infilarsi nel fumaiolo e raggiungere la sala macchina in compagnia di occhiate e saraghi. Imperdibile è l’immersione in notturna ai Picchi di Pablo, considerata una delle più incantevoli notturne del Tirreno: nuoterai fra aragoste e gamberetti, murene e piccoli calamari. Animaletti da nulla in confronto alle balenottere e ai delfini e alle stenelle che potrai avvistare nel Santuario dei Cetacei nel corso di una gita in barca.
Non ti piacciono i giganti marini o non puoi permetterti un giro in barca? Prova con il bird watching: meta gradita dagli ornitologi, l’isola regala uno spettacolo raro a chi sa scrutare il cielo. Gabbiani reali e gabbiani corsi, fagiani e pernici rosse, falchi pellegrini e corvi imperiali.
Mare quanto ne vuoi, ma sull’isola svetta anche il monte più alto dell’Arcipelago Toscano, il Monte Capanne, dalla sommità del quale (prendi la cabinovia che parte da Marciana va da qui: Prenota Elba ) abbraccerai tutto l’arcipelago nel suo incanto. E la Corsica, nelle giornate più chiare.
Lo scenario sarebbe completo se non mancasse la campagna, dirai. Assolutamente no: “l’isola dal vino buono” produce eccellenti vini (vitigno aleatico, ma non solo) e organizza tour guidati per i turisti interessati all’enogastronomia. Se sei affascinato dal mondo agreste, puoi pernottare nei bungalow di cui dispongono svariate aziende agricole. Dove potrai assaporare la cucina tipica elbana, insaporita dalle numerose piante selvatiche ed erbe aromatiche che regala la macchia mediterranea. Potrai libare agli dèi con i liquori alle erbe e con il vino, ma se preferisci la birra prova la Birra Elbana al miele elbano: e sì, tutto vero, qui si produce anche “il miele più buono d’Italia”. Del resto, Napoleone pensò per l’isola a una bandiera bianca con banda rossa sormontata da tre api d’oro.
Il problema non è visitare l’isola, il problema è doverla salutare quando finisce la tua vacanza. Avrai la sensazione di aver sognato da quando sei approdato.