Il museo etnografico Nossi Rais di San Giorgio ha cambiato faccia, da lunedì 2 maggio infatti, il museo si è trasformato in un centro didattico della tecnologia canavesana in grado di raccontare i talenti locali e di sviluppare una comunicazione su vari livelli.
Un progetto ambizioso quello di “progetto Michela, terra di innovatori per tradizione” con l’idea di fondo espressa dal sindaco di San Giorgio, Andrea Zanusso, di passare dall’idea classica di museo basata sulla contemplazione del passato a una nuova esperienza contemplativa e emozionale che guarda al presente e al futuro fondendosi con le nuove tecnologie e con il futuro dell’innovazione da sempre un elemento distintivo del territorio e della sua popolazione
L’inaugurazione si è tenuta all’interno del museo restaurato dal comune nella sala dedicata a Antonio Michela Zucco, inventore della macchina fonostenografica che porta il suo nome, famosa per il suo utilizzo nelle aule del Senato.
L’evento ha visto la presenza del presidente del Consiglio della Regione Piemonte, Mauro Laus, del sindaco Andrea Zanusso, di Massimo Martinelli, del servizio di comunicazione del Senato Paolo Antonio Michela zucco, dell’fficio resoconti del Senato, dell’onorevole Francesca Bonomo e di altri rappresentati istituzionali, sono stati illustrati i piani di lavoro per i prossimi mesi e è stata spiegata la nuova corrente presa dal museo ha preso con uno sguardo al futuro e all’innovazione.
Il primo elemento concreto del progetto di innovazione è stata una mostra dedicata alla nascita e all’evoluzione della Michela, un elemento importante che caratterizza e da importanza al mondo tecnologico di tutto il territorio. La mostra tratta anche tematiche che ci spongino verso verso il presente trattando i temi delle smart community, della rete, dell’integrazione mobile, del mondo dei video e dello sharing e di come le nuove tecnologie siano uno strumento in grado di unire persone e territori.
Una iniziativa culturale che guarda ai giovani e al futuro dove le tecnologie e la voglia di innovare faranno da padroni, un elemento quindi fondamentale del territorio da sempre fieramente patria di innovatori e inventori come Antonio Michela Zucco.