Il settore edilizio è il settore che ha subito maggiormente la crisi economica, la stretta sul credito ha colpito in maniera diretta e forte il settore delle vendite e delle costruzioni abitative causando un calo di oltre 40% delle vendite, purtroppo gli esperti collegano il calo unicamente al fattore lavoro e credito mentre altri attribuiscono il calo ad un patrimonio immobiliare troppo vecchio e scadente.
Secondo molti esperti una soluzione importante che andrebbe a creare una ripresa del settore ed un rilancio dell’occupazione sarebbe quella di riqualificare gli edifici del patrimonio pubblico e privato Italiano secondo i più moderni standard di efficienza energetica, in modo da mettere a norma con gli standard Europei.
Tra energie rinnovabili ed interventi di efficienza energetica, si stima si possano creare oltre 80000 nuovi posti di lavoro per un indotto che potrebbe fatturare circa 2 miliardi di Euro, basti pensare che solo l’isolamento terrazzo potrebbe portare alla creazione di oltre 700000 micro cantieri con interventi dalla durata media di circa 15 giorni.
Per completare il quadro basti pensare a quanti isolamenti a cappotto si potrebbero effettuare, applicazioni di impianti a biomassa e pannelli fotovoltaici, andrebbere a creare un circolo virtuoso che generi ricchezza, il settore risente di troppe tasse e l’incentivazione alla riqualificazione energetica potrebbe essere una valvola di sfogo.
In attesa di dati più propositivi ed ottimisti il settore continua a mietere vittime occupazionale, purtroppo gli ultimi dati parlano ancora di dati negativi per quanto riguarda le nuove costruzioni, anche se in controtendenza c’è un timido segnale positivo nelle compravendite che fa sperare, ma la strada è ancora lunga per arrivare alla risoluzione dei problemi strutturali e della ripresa vera e propria che garantisca robustezza e dinamicità a tutte le aziende che lavorano nell’edilizia e nel suo indotto.